Lavorare nel settore del benessere vuol dire inserirsi in un contesto in forte crescita. Infatti, secondo una ricerca condotta da McKinsey, è prevista una crescita pari al 5-10% ogni anno. (fonte: ilsole24ore.com/art/benessere-business-15-trilioni-dollari-AEdf1bj).
Inoltre, le opportunità per chi lavora nel wellness sono davvero molte ed è possibile scegliere tra diverse specializzazioni.
Tra le più richieste ci sono personal trainer, addetti alle SPA e massaggiatori professionisti.
La maggiore attenzione verso il benessere e la cura di sé è un trend ormai consolidato e sempre più persone si rivolgono ai massaggiatori non solo per motivi di natura estetica, ma anche per risolvere alcune problematiche di salute, come dolori muscolari e articolari.
Ecco alcuni consigli utili se si vuole intraprendere questa professione.
Massaggiatore professionista: quali sono i requisiti richiesti
Per diventare massaggiatore professionista è necessario essere empatici, gentili e disponibili perché, oltre ad avere una buona manualità, è importante creare un clima piacevole e trasmettere fiducia con i clienti.
Inoltre, è importante anche conoscere con precisione quali sono le principali tecniche di massaggio e come applicarle in base alle diverse esigenze e alle caratteristiche fisiche.
Questo si può apprendere frequentando dei corsi professionali di massaggio. Si tratta di percorsi formativi, accessibili con il diploma della scuola dell’obbligo, che prevedono lezioni teoriche e pratiche e che, alla fine, permettono subito di entrare nel mondo del lavoro: leggi questo articolo per saperne di più.
Al massaggiatore, inoltre, è richiesto anche di passare molto tempo in piedi, spesso in ambienti caldi e, quindi, è preferibile godere di una buona salute e non soffrire d’ipertensione e problemi di circolazione.
Possibilità di lavoro come massaggiatore
Lavorare come massaggiatore è sicuramente gratificante e, inoltre, è possibile scegliere diverse modalità di collaborazione.
Un massaggiatore professionista può trovare impiego presso strutture quali palestre, centri sportivi e centri benessere, hotel, centri termali e SPA, ma anche presso villaggi, residence o sulle navi da crociera.
In alcuni casi, soprattutto se si è specializzati come massaggiatori sportivi, è possibile anche collaborare con società sportive.
Si può decidere di stabilire un rapporto di collaborazione con le varie strutture, oppure è possibile anche lavorare come massaggiatore professionista in totale autonomia. In questo caso, è richiesta l’apertura della partita IVA.
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Quali sono le tipologie di massaggio più richieste
Quando si parla di massaggi, in realtà, si fa riferimento a un ambito davvero ampio. Infatti, non esiste una sola tipologia di massaggio, bensì molti approcci diversi e complementari tra loro.
Sicuramente, è consigliato partire da un corso di massaggio tradizionale, utile per apprendere le tecniche base, come lo sfioramento, l’impastamento, la frizione, percussione e vibrazione, tipiche del massaggio svedese, e i principali fondamenti di anatomia e fisiologia.
Solo dopo che si avrà acquisito un po’ di esperienza, è possibile specializzarsi in altre tipologie di trattamenti, anche in base al tipo di lavoro che si andrà a fare e alla propria inclinazione personale.
Ad esempio, se si desidera lavorare presso SPA e centri benessere è consigliato seguire un corso di massaggio olistico finalizzato ad apprendere massaggi rilassanti e decontratturanti, mentre se si vuole lavorare nei centri sportivi, sarà necessario specializzarsi in massaggio sportivo o miofasciale per trattare problematiche muscolari di atleti e appassionati di fitness e patologie molto comuni, come la lombalgia e la cervicalgia.
Si tratta di un percorso che può essere leggermente più impegnativo, anche perché è importante apprendere alcune nozioni di fisiologia, anatomia e movimento, ma che prevede diverse possibilità d’impiego.
Molto interessante e altrettanto richiesto è il massaggio riflessogeno del piede che permette di apprendere un’antichissima tecnica orientale per migliorare lo stato generale di salute oppure il massaggio Thailandese che prevede la stimolazione di alcuni meridiani energetici.
Massaggiatore: quanto può guadagnare
Lo stipendio di un massaggiatore può variare molto, in base alla tipologia di contratto, alla sua specializzazione e alle ore effettive di lavoro.
In generale, comunque, un massaggiatore professionista arriva a guadagnare in media circa 1.500 euro al mese, ma questa cifra può variare dai 1000 fino ai 3000 euro.
Ovviamente, soprattutto quando si è all’inizio e si ha poca esperienza, è necessario considerare che la retribuzione potrebbe essere inferiore, ma è importante fare pratica per acquisire manualità e migliorare la relazione con i clienti.
Ad esempio, se si lavora presso centri e squadre sportive, si potrà contare su uno stipendio più generoso, mentre chi lavora in palestre, SPA o centri estetici dovrà fare i conti con una retribuzione leggermente inferiore.
In generale, si può considerare come tariffa media quella di 60 euro lorde a massaggio : questo vuol dire che se si fanno anche solo due massaggi al giorno, si potrà ottenere una retribuzione mensile di circa 2400 euro lorde.
A quest’importo vanno poi sottratte le tasse, che possono variare in base all’inquadramento fiscale.
Inoltre, è importante destinare parte del proprio reddito alla formazione per seguire dei corsi di aggiornamento e approfondimento, o per apprendere nuove tecniche di massaggio.
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