L’inventario dei bisogni

bisogni umani
A volte può capitare di agire spinti da pulsioni contrastanti. Magari qualcosa o qualcuno ci attrae, anche se a livello razionale non riusciamo a darci una spiegazione plausibile del perché…

A volte può capitare di agire spinti da pulsioni contrastanti. Magari qualcosa o qualcuno ci attrae, anche se a livello razionale non riusciamo a darci una spiegazione plausibile del perché… allora ecco che sentiamo ripetere quella vocina nella nostra testa:

“Non so che mi succede, mi manca qualcosa, ma non so cosa, so che non dovrei farlo, eppure …”

Questo succede perché per cultura siamo abituati ad una comunicazione alienata dalle emozioni. Non siamo socializzati ad un linguaggio capace di “intercettare” i nostri bisogni più profondi… e se decidiamo di assecondarli, tante volte ci appiccichiamo addosso le pesanti etichette della “colpa” o della “vergogna”… pensando in ultimo di esserci meritati quella colpa o quella vergogna… alimentando un circolo vizioso che tutto alimenta fuorché la consapevolezza di sé.

Ma c’è un modo per riscoprire quella naturale capacità di ascoltare con il cuore. Un modo per ristabilire un collegamento empatico con noi stessi e con gli altri:

  • RICONOSCERE E DARE UN NOME AI NOSTRI BISOGNI.
  • BISOGNI CHE NOI TUTTI ABBIAMO E CHE TUTTI NOI SIAMO CHIAMATI A RICONOSCERE… se vogliamo vivere in pienezza con noi stessi e con gli altri…

Ecco allora l’ “inventario dei bisogni” proposto dallo psicologo Marshall Rosenberg, ideatore della Comunicazione Non Violenta (CNV) e autore del libro Le parole sono finestre (oppure muri):

  • CELEBRAZIONE: festeggiare la creazione della vita e i sogni realizzati, celebrare delle perdite (delle persone amate, dei sogni, celebrare il lutto…).
  • INTEGRITA’: autenticità, autorealizzazione, creatività, dare significato ( alle cose, alla vita…);
  • AUTONOMIA: libertà di scegliere i propri sogni, obiettivi, valori; libertà di scegliere i propri progetti per realizzare i  propri sogni, obiettivi, valori.
  • INTERDIPENDENZA: accettazione, amore, appartenenza comunitaria, apprezzamento, calore umano, comprensione, contribuire all’arricchimento della vita (esercitare il proprio potere di offrire ciò che contribuisce alla vita), delicatezza, tatto, empatia, fiducia, giustizia, intimità, onestà ( che ci rende capaci di imparare dai nostri limiti), rispetto, prossimità, sicurezza (affettiva, materiale), stima, supporto, sostegno.
  • COMUNIONE SPIRITUALE: armonia, bellezza, ispirazione, ordine, pace.
  • GIOCO: divertimento, ridere, scherzare.
  • BISOGNI FISIOLOGICI: aria, acqua, cibo, contatto, espressione sessuale, movimento, protezione da forme di vita che minacciano la vita (virus…) , riparo, riposo.

Possiamo avvicinarci al linguaggio del cuore, che si prende cura della vita e quindi dei nostri bisogni, imparando a porci quotidianamente due semplici domande, così come le ha proposte M.Rosenberg:

Cosa è vivo in me? Cosa è vivo in te?

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