Chi è e cosa fa il massaggiatore capo bagnino degli stabilimenti idroterapici

massaggiatore capo bagnino stabilimenti idroterapici

Il massaggiatore capo bagnino (o MCB) è una professione largamente diffusa, ma che a causa del nome induce ancora molte persone in errore.

Infatti, nonostante la presenza del termine “bagnino” all’interno del nome, questa figura professionale ha ben poco a che fare con piscine o mari, ma la si incontra in strutture legate al mondo sanitario e del benessere.

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sui MCB: di cosa si occupano, quanto possono guadagnare e quali percorsi formativi frequentare per svolgere questa professione.

Chi è cosa fa il MCB

Il massaggiatore capo bagnino, figura sanitaria abilitata dal Ministero della Salute, esercita un’arte ausiliaria delle professioni sanitarie nell’ambito del massaggio sportivo, terapeutico e del benessere.

Operando in autonomia o in collaborazione con altre figure sanitarie, come medici e fisioterapisti, esegue trattamenti su indicazioni di questi ultimi. Nel contesto sportivo, gode dei riconoscimenti delle principali federazioni sportive, partecipando ufficialmente alla prevenzione, preparazione e recupero degli atleti.

 Il suo titolo consente anche l’iscrizione all’Albo degli Operatori Sanitari della FIGC. 

Le responsabilità del massaggiatore capo bagnino includono prestazioni massoterapiche e idroterapiche (come l’idrokinesiterapia) su diagnosi e prescrizione medica, nonché l’uso di apparecchiature tecnologiche sotto la supervisione di un responsabile sanitario.

Effettua massaggi a fini preventivi, di benessere o sportivi e può trovare impiego in varie strutture, come poliambulatori privati, residenze per anziani, terme, spa e centri idroterapici, oltre che in centri sportivi.

Grazie alla sua formazione e competenza, svolge un ruolo fondamentale nel promuovere il benessere fisico e mentale delle persone che si affidano alle sue cure.

L’importanza del massaggiatore capo bagnino

Il ruolo del massaggiatore capo bagnino assume una duplice funzione: sanitaria e benessere-sportiva.

Le sue competenze sono strettamente interconnesse con le esigenze del mercato del lavoro attuale, che richiede la capacità di fornire terapie mirate per traumi o patologie specifiche, proporre trattamenti preventivi per prevenire infortuni, ottimizzare le prestazioni sportive e favorire il pieno recupero necessario per un ritorno alla forma agonistica.

È importante sottolineare che, pur svolgendo un ruolo chiave nel supportare le professioni sanitarie, il massaggiatore capo bagnino non può diagnosticare né prescrivere cure.

La sua attività si concentra piuttosto sull’applicazione delle terapie fornite dai medici professionisti.

Il MCB si configura, quindi, come un ponte essenziale tra la teoria medica e la pratica terapeutica, contribuendo significativamente al benessere e al recupero dei suoi pazienti.

Quanto guadagna un MCB

Il salario di un massaggiatore capo bagnino varia notevolmente in base alle capacità individuali e alla rete di relazioni che si riescono a sviluppare.

Esistono diverse opportunità di impiego, tra cui l’apertura di uno studio privato, il lavoro come libero professionista o l’assunzione presso strutture collegate al settore.

Lavorando in strutture private convenzionate come poliambulatori o cliniche, con un impegno di 8 ore al giorno, si può percepire una retribuzione media che oscilla tra i 15 e i 18 euro lordi l’ora, portando a un guadagno mensile di circa 1800/1900 euro.

Nei casi di impiego all’interno di squadre sportive, il salario può variare dai 500 euro mensili per le società di provincia fino ai 3000 euro per le grandi società.

Aprire un proprio studio privato offre la possibilità di personalizzare i trattamenti e ampliare i guadagni.

Indipendentemente dalla strada che si decide di intraprendere, le opportunità di lavoro e guadagno per un massaggiatore capo bagnino sono numerose e con la giusta preparazione e una solida rete di contatti, è possibile ottenere uno stipendio soddisfacente.

Come diventare massaggiatore capo bagnino

Per diventare massaggiatore capo bagnino (MCB) è necessario conseguire l’Attestato di abilitazione con valenza di qualifica professionale, che può essere ottenuto soltanto frequentando e superando uno specifico corso di formazione professionale autorizzato dalla Regione Lombardia.

Si può diventare MCB grazie al Diploma Kosmos, un percorso formativo accessibile sia ai cittadini italiani che stranieri regolarmente presenti sul territorio italiano, purché abbiano compiuto almeno 18 anni e in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un attestato professionale, come ad esempio quello per estetisti.

La durata del corso varia a seconda del titolo di studio posseduto: per i diplomati è prevista una formazione di 1000 ore, mentre per i laureati in Scienze Motorie, ISEF o altre Lauree Sanitarie, la durata è ridotta a 500 ore.

Entrambi i percorsi prevedono una frequenza obbligatoria del 90% delle ore di formazione e un tirocinio di 200 ore, che può essere svolto in diverse strutture sanitarie, poliambulatori, centri fisioterapici, RSA e altre ancora.

Al termine del percorso formativo, è previsto un esame regionale finale per ottenere il diploma e l’abilitazione come massaggiatore capo bagnino.

Dove si può svolgere la professione di MCB

Sebbene il corso di formazione per MCB sia normato a livello regionale, la figura professionale è riconosciuta in tutto il territorio nazionale.

Ciò significa che i massaggiatori capo bagnino possono operare liberamente in qualsiasi regione italiana, aprire il proprio studio professionale o lavorare presso strutture sanitarie o benessere in qualsiasi parte del territorio nazionale.

È giusto sottolineare, però, che la formazione deve essere completata interamente in Lombardia, così come le 200 ore di tirocinio obbligatorio devono essere svolte nelle strutture della regione.

Per quanto riguarda l’opportunità di lavorare all’estero, il titolo di massaggiatore capo bagnino è riconosciuto dalla Commissione Europea come Massaggiatore terapista, consentendo quindi di esercitare la professione negli Stati membri dell’Unione Europea.

Inoltre, è riconosciuto anche in alcuni Stati extra UE, come ad esempio la Svizzera. Questo permette agli operatori, dopo aver migliorato il proprio livello di inglese in questo modo, di intraprendere carriere internazionali e di lavorare in diverse parti del mondo, ampliando le proprie prospettive professionali e accedendo a opportunità di crescita e sviluppo in contesti internazionali.

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