Rispetto ai Visivi e ai Cinestesici descritti nei post precedenti, gli Uditivi sono meno facili da riconoscere in quanto non hanno un set di caratteristiche predominanti, ma in via generale si può dire che, essendo l’udito il loro senso dominante:
- quando parlano indicano spesso l’orecchio e si toccano spesso le labbra;
- tendono a guardare di lato, all’altezza delle orecchie;
Sul lavoro
- tendono ad essere più sedentari dei Visivi;
- non hanno bisogno di osservare o di indagare per sapere che cosa sta succedendo intorno a loro;
- sono molto cerebrali e hanno una ricca vita interiore;
- riescono ad organizzare lucidamente le proprie idee anche in mezzo a discussioni infuocate;
- in genere sorridono poco.
Fisicamente
- il loro modo di vestire sarà sempre molto meno importante delle loro idee;
- hanno uno stile classico ed elegante.
Nella relazione
- la loro voce è espressiva e ben impostata;
- parlano con scioltezza e usano un tono di voce melodioso, né troppo alto né troppo basso;
- sono attente a quello che dicono e scelgono con attenzione le parole, perché vogliono che siano quelle giuste;
- non guardano sempre l’interlocutore;
- quando lo ascoltano, tendono ad incrinare la testa di lato, come se parlassero al telefono;
- respirano in modo omogeneo e tranquillo con tutto il torace;
- spesso incrociano le braccia e assumono posizioni rilassate;
Nel linguaggio
- amano esprimersi con metafore uditive, come ad esempio:
“Questo fatto parla da solo”;
“Ti sento chiaro e forte”;
“Quel ragazzo è veramente fuori tono”;
“Mi suona familiare”.
Altre Parole ed espressioni comuni agli Uditivi sono
Suonare; chiedere; capire; armonia; informare; rifinire; sconcertare; sintonia; ascoltare; silenzio; descrivere; udire; prestare attenzione; dare ascolto; stridere; prestare orecchio; menzionare; a tono; stonato; confusione; risuonare; essere tutto orecchi; rumore; suoni; sussurro; dialogo; rumoroso; discutere; comprendere; parlare; risaltare; parola; suona bene/male; fragore; dire; contare; ritmo; eco; opinare; conversazione; accento; esprimere; sordo; udibile.
E’ curioso notare che anche quando ci innamoriamo, lo siamo contemporaneamente sui tre livelli percettivi: se il mio partner mi piace fisicamente, a livello visivo sarò già soddisfatta, perché parte della mia gratificazione passerà attraverso il senso della vista; se mi piace anche quello che dice e in particolare come lo dice ( con quale intensità, volume, tono della voce etc…) sarò appagata anche a livello uditivo; infine, se ci coinvolge a livello di sensazioni, per come ci tocca, per come ci bacia, per come fa l’amore con noi, allora saremo soddisfatte anche a livello cinestesico…
Viene da sé che non è sempre facile innamorarsi proprio perché non è automatico sintonizzarci sui tre livelli percettivi… specialmente con la stessa persona!